Star bene con la "paneterapia"

Pubblicato il 17 settembre 2010
Ebbene sì, l'arte della panificazione fa bene alla salute. La “paneterapia”, si usava gia' nel medioevo: le persone con mali reumatici o coloro i quali volevano purificarsi si facevano mettere nel forno gia' un po' raffreddato, e ancora oggi la pane-terapia è consigliata per chi soffre di reumatismi. Gli esperti del Waldhotel Tann, sull'altipiano del Renon, hanno scoperto che non è solo il calduccio secco e mite del forno a far gioire le nostre ossa. Gli enzimi che si diffondono nell'aria, attraverso il respiro, entrano nel nostro organismo e attivano per esempio il metabolismo. Non solo. Al benessere fisico sia affianca quello mentale: Il profumo del pane fa dimenticare ogni malessere, fa sognare e aiuta a ritrovare se stessi.

Il forno viene attivato la mattina presto, quando gli ospiti stanno ancora dormendo; la pasta del pane nero viene introdotta ogni giorno per circa un'ora e mezza, e il pane arriva sulle tavole per il buffet della cena. Nel frattempo, il forno rimane caldo e gli enzimi del pane rimangano nella saletta che lo accoglie, dove gli ospiti entrano in accappatoio per sedersi su una delle poltrone riscaldate e rilassarsi per un tempo consigliato di 30 minuti.

Se alla paneterapia si vuole affiancare un po' di attività, è bene sapere che per tradizione ormai in Trentino Alto Adige/Südtirol l’autunno viene chiamato “Törggelezeit”, cioè la stagione del “Törggelen”, l’antico rito che rappresenta un ottimo connubio tra passeggiate sportive e itinerari gastronomici. Per saperne di più: http://www.italiasquisita.net/passeggiate-torggelen-benessere-trentino-alto-adige
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