In molte
patologie vascolari, ed in particolar modo quella venosa, la t
erapia termale costituisce un
presidio irrinunciabile perché utili a determinare la diminuzione dei fenomeni flogistici, l’eliminazione di tossine e liquidi in eccesso e la regolazione di meccanismi ormonali che possono causare
ritenzione idrica. In questo senso risultano eccellenti le a
cque salsobromojodiche e solfuree degli
stabilimenti termali dell’Emilia Romagna, dove provare i
percorsi vascolari ed i
bagni in vasca con
idromassaggio, idrobolle ed ozono, entrambi effettuati con le acque termali, ossia con acque aventi proprietà farmacologiche dimostrate da studi clinici. I percorsi sono costituiti da due
vasche di deambulazione con acqua termale a diversa temperatura, che provocano rilassamento muscolare e vasodilatazione in quella più calda e vasocostrizione nella seconda. I bagni avvengono invece in vasche singole, con acqua sulfurea o salsobromoiodica ad una temperatura di circa 36° C.
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